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Il vuoto ricco di significati – Linguaggi e percezione della realtà

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Il vuoto ricco di significati – Linguaggi e percezione della realtà

Festival della Scienza di Genova

Martedì 1 novembre, ore 17:30

 

Il concetto di vuoto e della sua relazione con la natura della realtà è stato largamente esplorato e discusso in filosofia: Aristotele nella sua teoria dell’horror vacui sosteneva che la natura “rifugge il vuoto”, mentre invece il filosofo indiano Nagarjuna affermava che il vuoto costituisse la natura stessa dei fenomeni.

Assisteremo a un dibattito tra un’interprete di diverse lingue ed esperta di filosofia indo-tibetana, uno psicologo ed un fisico sul concetto di vuoto e sul ruolo del linguaggio nella percezione di ciò che ci circonda.
Capiremo innanzitutto come le principali scuole di pensiero indo-tibetane usino il linguaggio nel determinare come la realtà esiste, nello stabilire la vacuità che pervade tutti i fenomeni (aspetto su cui esiste un forte parallelismo con la fisica moderna: quello che per noi è materia, in realtà è costituita al 99.9% di vuoto).

Analizzeremo poi le analogie tra il mondo filosofico e quello scientifico. Avremo infine un approfondimento sulle implicazioni psicologiche dell’uso delle parole: esse sono infatti strumenti potenti in grado di influenzare percezioni, emozioni e i loro correlati neurali, e persino le nostre azioni e la nostra forza: un vero e proprio viaggio alla scoperta delle diverse visioni della realtà e del ruolo dei linguaggi nella sua percezione e rappresentazione.

 

In collaborazione con Istituto Italiano di Tecnologia

 


Relatori:

Alessandro Chiolerio, dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino, abilitazione da ordinario (Fisica della materia condensata) e da associato (Elettronica). È visiting professor all’Unconventional Computing Laboratory della University of the West of England (Bristol, UK) e researcher presso il Center for Converging Technologies, Soft Bioinspired Robotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Genova). Si occupa di sistemi cibernetici.

Andrea De Giorgio, PhD in Scienze della persona e psicologo clinico, è professore di Psicologia delle emozioni e della comunicazione. Studia gli effetti delle pratiche meditative e contemplative, di cui è anche praticante. Studioso di Psicosintesi e Psicologia analitica, si occupa di problematizzare l’area delle dottrine esoteriche, nei loro fenomeni e significati, dal punto di vista psicologico. Ha all’attivo diversi libri e numerose pubblicazioni scientifiche internazionali peer-reviewed.

Francesco Tormen, dottore di ricerca in Filosofia. È stato Visiting Researcher presso l’Università di Sera Jey (Karnataka, India), dove ha studiato la filosofia buddhista e appreso il tibetano classico e colloquiale. Dirige l’Ufficio Traduzioni dell’FPMT Italia (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana, ed è affiliato all’Unione Buddhista Italiana. È docente al Master “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” dell’Università di Pisa e insegnante abilitato di Mindfulness formato presso la Scuola Italiana Mindfulness (ente affiliato alla Brown University).

Matteo Laffranchi, coordinatore dell’area robotica del Rehab Technologies lab dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha un dottorato in Robotica dalla University of Sheffield (UK) e si occupa dello sviluppo di protesi bioniche ed esoscheletri. È membro del Centro Tara Bianca per lo studio della filosofia buddhista tibetana, dove svolge la funzione di traduttore al maestro residente. Nel tempo libero approfondisce temi di collegamento tra il mondo filosofico/spirituale e quello scientifico.

 

Link evento: Festival della Scienza – Il vuoto ricco di significati

 

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